Luglio: Andrea Marconi

Senza la grafica il nostro mondo non sarebbe possibile

"I collage, gli assemblaggi, il recupero di frammenti tipografici, il gesto libero che genera il segno sono semplicemente un mezzo buono per dedicarmi a quello che mi piace fare di più. A me stesso, insomma."

"Un gioco, una pausa colta e rubata allo scorrere dei giorni e alle incombenze delle cose da fare.  
Non sono un artista e non so nemmeno se ci tengo ad esserlo. Questa cosa mi ha sempre messo imbarazzo. Sono un grafico, sono un insegnante di grafica. So che colla, carta, penna, inchiostro e pennelli sono strumenti indispensabili come gli amici per percorrere un cammino in un mondo, quello della comunicazione visiva, nel quale mi trovo bene… come il bastone quando si va in montagna.
Cerco di incontrare e rivivere nel quotidiano anche più banale, il segno sorprendente dell’infinito sempre in agguato, il suo richiamo, la sua nostalgia onnipresente come la grafica intorno a noi.
La grafica è dono per l’umanità. Senza il segno grafico il mondo come lo conosciamo non sarebbe possibile: tutto è grafica, perché tutto è comunicazione. I suoi frammenti sono la materia viva delle mie ricerche visive."
 
Andrea Marconi opera nel mondo della Comunicazione visiva dal 1974, realizzando progetti nel campo della grafica editoriale, dell’immagine coordinata e della comunicazione di eventi espositivi e culturali. Insegna progettazione grafica ed è stato coordinatore e docente di corsi di  formazione superiore e specializzazione nel campo grafico.
Nell’ambito della sua attività professionale ha ricevuto premi e segnalazioni per progetti di comunicazione visiva ed è autore di pubblicazioni didattiche di progettazione grafica e lettering. Oltre all’attività professionale, svolge per puro piacere ricerche grafiche realizzate con acrilico, assemblaggio materico e collage prevalentemente su tavola, navigando affascinato e stupito nell’universo sorprendente della macchia e del segno, in una sorta di viaggio nel recupero e riciclo di scarti e frammenti grafici e tipografici nati nel corso dell’attività professionale, testimoni dell’onnipresenza inevitabile della grafica nella realtà quotidiana  e riciclati affichè ritornino a comunicare con una nuova, multiforme e apparentemente casuale possibilità espressiva.
Produce anche piccole ricerche visive realizzate prevalentemente a collage e tecniche miste su lastra metallica riciclata di stampa offset, rinchiuse e sigillate all’interno della custodia trasparente di un CD. Un brainstorming di forma, materia e colore, alcune volte provocato dal suono della musica, da una parola, da un ricordo, dalle rime di una poesia, dal vissuto di un’immagine grafica o tipografica.
Realizza anche libri o quaderni d’appunti in un’unica copia originale, allestita a mano, utilizzando le possibilità espressive offerte dalla fotocopiatrice e l’ingrandimento esasperato su supporti diversi di segni grafici ed alfabetici che acquistano una nuova dimensione espressiva come comunicazione della presenza dell’infinito nel particolare. Alcuni libri sono invece assemblaggi materici di carta trattata con interventi gestuali, o tentativi di ripercorrere l’esperienza del libro d’artista e della poesia tipografica..
 

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